All’interno di un rapporto, l’orgasmo è l’apice del piacere. È il momento che più di tutti è coperto da un alone di mistero e di leggende, sia per quanto riguarda gli uomini che, soprattutto, per le donne.
Cerchiamo di fare un po' di chiarezza.
L’orgasmo sia per l’uomo che per la donna, coincide con delle contrazioni ritmiche percepite a livello genitale e che, nell’uomo, è solitamente accompagnato dall’eiaculazione.
Nell’uomo il processo per arrivare all’orgasmo è solitamente più “semplice”. A livello fisiologico, il pene è un organo esterno, esposto al contatto, più facilmente percepibile. Fin da piccoli quindi ci si abitua a starci in contatto e la sua manipolazione è sempre stata socialmente più accettata, al contrario di quella femminile.
Nelle donne, essendo l’organo genitale rivolto verso l’interno del corpo, la sua conoscenza è sempre stata più difficoltosa. L’esplorazione della propria vagina è stata per anni vista come un tabù e ancor oggi, nella pratica clinica, si riscontrano casi di donne che non hanno mai fatto un percorso conoscitivo, anche minimo, su come sono “fatte”.
Anche alcuni studi scientifici sono in contrasto tra loro tanto che ancor oggi questioni come il “punto G” o lo “squirting” non sono state definitivamente chiarite.
Questo fa sì che quando parliamo di “problemi con l’orgasmo” vi sono profonde differenze tra uomo e donna.
I problemi dell’orgasmo maschile sono, per un gran numero di casi, relativi all’eiaculazione precoce o a all’eiaculazione ritardata. Il primo si manifesta come una costante incapacità di riuscire a eiaculare quando si desidera mentre la seconda come un altrettanto costante difficoltà o impossibilità nel raggiungere l’orgasmo.
Per la donna invece parliamo solitamente di anorgasmia, ovvero la costante o frequente impossibilità di raggiungere l’orgasmo.
La semplicità del funzionamento dell’organo genitale maschile – comparata a quella della donna – fa sì che vi siano diversi miti, come ad esempio quello in cui un uomo deve essere sempre “pronto” pena una svalutazione della virilità, di omosessualità latente o altre ipotesi tendenzialmente catastrofiche e spesso non veritiere
Anche nell’uomo la componente psicologica è importante e vi sono numerosi fattori da tenere in considerazione – stanchezza e stress ad esempio – oltre a quello fisiologico dell’età – più si va avanti con l’età, maggior tempo ci vorrà all’uomo per recuperare tra un orgasmo e quello successivo – e quello soggettivo – ognuno ha i suoi tempi – che è variabile molto più di quel che pensiamo.
Per quanto riguarda l’orgasmo femminile c’è da sapere un’informazione importante: solo una donna su quattro è in grado di raggiungere l’orgasmo tramite il solo rapporto penetrativo. In tutti gli altri casi sarà necessaria la stimolazione diretta o indiretta del clitoride, unico vero responsabile dell’orgasmo. Questo deve da un lato rassicurare tutte le donne che credono di non essere in grado di provare piacere e dall’altro stimolarle verso un’esplorazione volta alla scoperta delle sensazioni che la vagina è in grado di regalare.
Per l’uomo invece questo deve essere uno stimolo per affiancare la propria partner in questa esplorazione e ad alleggerire l’ansia da prestazione dovuta alla falsa credenza che solo loro sono in possesso della conoscenza di come dar piacere ad una donna.
Dott. Francesco Battista
Psicologo, psicoterapeuta e sessuologo Roma